Wikipedia: a noi la borsa, a voi il resto della storia.
Melchiorre Paolo Gerbino
direttore della rivista Mondo Beat
Se si consultano le voci dei personaggi storici nell'Enciclopedia Wikipedia, immancabilmente si nota come ciò che vi è descritto sia oltremodo lacunoso e sfuggente. Ciò perché quelle voci non sono state compilate da studiosi di chiara fama ma da anonimi dilettanti col pallino di storici, che hanno scopiazzato i dati da altre enciclopedie. A colmare la misura, quelle voci sono state poi sistemate da anonimi factotum di Wikipedia, i suoi amministratori, che sono andati a cercare riscontri nelle stesse enciclopedie da cui hanno scopiazzato i dilettanti: gli amministratori sono stati costretti a sfrondare aneddoti e dettagli da quelle voci, perché hanno temuto, a copiarli paro paro da altre enciclopedie, di incorrere in denunce per violazione di copyright, o a rimaneggiarli di propria iniziativa di incorrere in inesattezze e svarioni, consci della propria ignoranza. Morale: dopo avere letto la magnifica voce "Julius Caesar" nell'Encyclopædia Britannica e dopo averne letto l'abominevole in Wikipedia, viene spontaneo chiedersi: "Che scopo ha Wikipedia?". Io, che da più di un anno mi confronto con Wikipedia e mi ci scontro, posso fornire una risposta esaustiva in 4 parole: "Wikipedia è un business".
Jimmy Wales, che ha fondato Wikipedia e la gestisce, aveva prima lavorato due anni alla Borsa di New York: esperienza che lo aveva marchiato, perché egli avrebbe poi concepito Wikipedia in questi termini: "A me la borsa! A voi le vostre storie!". E difatti il business consiste nelle "donazioni" che Jimmy Wales imborsa da una moltitudine di piccoli millantatori e impostori che si accalcano per apparire in Wikipedia a esaltarci la propria immagine e a mistificarci la propria storia. Né Jimmy Wales avrebbe potuto venire incontro a questa sorta di clienti meglio di quanto non abbia fatto: una volta che costoro si saranno messi la coscienza a posto con una "donazione", potranno descrivere in Wikipedia come reali tutti i sogni che fin lì avevano fatto a occhi aperti.
Uno di questi impostori apparsi in Wikipedia,
Gianni De Martino,
vi si spacciava per "uno dei fondatori della rivista Mondo Beat", rivista di cui sono stato io uno dei fondatori e il direttore responsabile.
Sconcertato che tanta impostura potesse apparire in una enciclopedia, ancora ignaro del fatto che Wikipedia non rispondesse a criteri di sapere ma di profitto, io mi rivolsi ai suoi amministratori. Essi alla mia prima email fecero orecchie da mercante. La seconda gliela spedii in forma di lettera aperta, intestata pure a quotidiani e a intellettuali, e allora gli amministratori fecero la sceneggiata di quelli che si mettevano super partes: "Melchiorre Gerbino e Gianni De Martino vadano a bisticciarsi lontano da Wikipedia!"- e lasciarono la voce "Gianni De Martino - Wikipedia" così com'era, proteggendoci di fatto l'impostura. Alla terza email li minacciai: io e altri di Mondo Beat avremmo vandalizzato Wikipedia, a viso aperto e a oltranza, fin tanto che vi fosse apparso che Gianni De Martino era stato "uno dei fondatori della rivista Mondo Beat", e allora, minacciati nel business, gli amministratori bloccarono e oscurarono la voce "Gianni De Martino - Wikipedia", ma non di meno uno di loro, tale Senpai, intervenne nella discussione di quella voce e promise a Gianni De Martino (uno che evidentemente ha pagato la donazione) che gli avrebbe ripristinato la voce quando il maleducato (io) non si fosse fatto più sentire.
E fu così come io cominciai a rendermi conto di cosa sia veramente Wikipedia, e del perché la voce di Cesare vi appaia menomata e quella di Gianni De Pincopallino magnificata. (Copenhagen, marzo 2007).
Nota 1. È doveroso segnalare che Gianni De Martino è un infiltrato nei movimenti libertari, una spia, se è vero che nella realtà
Gianni De Martino è un agente dei servizi segreti
che fa da tramite tra Vaticano e il Mossad e se è vero di ciò egli stesso dà evidenza in
Gianni De Martino Sito Ufficiale.
Nota 2. Dopo la mia tirata di orecchie, Jimmy Wales ha fatto sistemare la voce "Julius Caesar" e di maniera accademica. Immagino le sue bestemmie tra i denti! Invece d’incassare una donazione, gli sarebbe toccato spendere soldi per uno che era già morto da più di 2000 anni!
