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 Melchiorre 'Paolo' Gerbino, direttore della rivista Mondo Beat - leader storico della Contestazione
di Melchiorre Paolo Gerbino
direttore della rivista Mondo Beat

L'agente della CIA Fernanda Pivano e la fantomatica Beat Generation Italiana


Premessa
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Il testo che segue avevo pubblicato in Wikipedia nella "discussione" della voce "beat generation" italiana, ma vi é stato rimosso, perché vi porto un affondo a Fernanda Pivano, mentre Wikipedia sta promuovendo una campagna perché Fernanda Pivano sia eletta senatrice a vita... Vi potreste chiedere: "Ma come?! Un'enciclopedia promuove campagna per questo o per quella?!"... Per assunto non dovrebbe, ma Wikipedia é un'enciclopedia particolare, che vive delle donazioni di quanti vi si illustrano.
Anche il mio nome é apparso in Wikipedia, a mia insaputa e con mio disappunto, tanto che io non feci l'attesa donazione e la mia biografia venne allora stravolta nel ridicolo (che ho l'AIDS e che da bambino mi si facevano gli elettrochock) e il mio nome venne infine cancellato, ma niente di tragico, perché in realtà é solo congelato, se pago la donazione scommetteteci che me lo riattivano, e allora io potrò scrivere in Wikipedia, alla voce "Melchiorre Gerbino", quello che più mi aggrada e cambiare quanto vi ho scritto quando mi pare e piace... che so io, posso scriverci che sono stato l'amante della moglie di Mr. Jimmy Wales, il presidente stesso di Wikipedia, quello che incassa direttamente le donazioni, e poi rettificare che non della moglie, ma, a ricordar meglio, della sorella piccola di Mr. Wales sono stato l'amante... Grande conquista Wikipedia! É l'Enciclopedia del Popolo, scritta e revisionata dal popolo stesso, senza interferenze di Mr.Wales, che intanto conta il denaro delle donazioni, e difatti Mr. Wales non é un enciclopedico, ma uno specialista di denaro, che prima di fondare Wikipedia aveva lavorato due anni alla Borsa di New York. A ognuno il suo.



Testo pubblicato da Melchiorre Gerbino e rimosso da due factotum di Wikipedia, anonimi, tali "Senpai" e "Elitre"



Lo scrivente, Melchiorre Paolo Gerbino, é stato leader storico del Movimento Mondo Beat e direttore responsabile della Rivista "Mondo Beat" (Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 32 in data 30-1-1967). Questo voglio ricordare perché Fernanda Pivano e Gianni De Martino che a oggi, 5 febbraio 2007, pubblicizzano i loro libri in Wikipedia in questa voce "beat generation" italiana, non si sono potuti sottrarre dal citarvi Melchiorre Gerbino e Mondo Beat, ma poiché lo hanno fatto diffamando e mistificando, non posso sottrarmi dall'apportare qui rettifiche e chiarimenti.
In "C'era una volta un beat.10 anni di ricerca alternativa", Arcana Editrice, 1976, libro pubblicato quando di me in Italia non si sapeva più nulla, perché da anni stavo viaggiando per il mondo, l'autrice, Fernanda Pivano, mortifica e stravolge la storia mia personale e quella di Mondo Beat e de la Contestazione, fino a pubblicare un fotomontaggio dove la mia immagine é inserita tra quelle di persone a me sconosciute: nella fantapolitica didascalia di quel fotomontaggio si legge- "Un momento della riunione in casa di Giorgio Bertani a Verona il 1° Novembre 1966: un gruppo di compagni dello P.S.I.U.P. spiega a Vittorio Di Russo, qui nella foto accanto a Paolo Gerbino, allora impiegato dell'Alitalia e futuro leader della tendopoli di Nuova Barbonia, il programma del Partito". Voglio ricordare che in tempi più recenti dagli archivi della Central Intelligence Agency é stato reso noto che lo P.S.I.U.P. (Partito Socialista Italiano di Unione Proletaria) fu ideato e sovvenzionato da quella stessa Agenzia per ostacolare l'unità politica tra il Partito Socialista Italiano e il Partito Socialista Democratico Italiano: non mi stupirei perciò se Fernanda Pivano, ai tempi della pubblicazione di quel fotomontaggio con quella didascalia, stesse lavorando per la CIA.
Gianni De Martino, a Mondo Beat soprannominato Gianni De Pincopallino, é fatto largamente risaputo, si appropriò di una copia della mia "Storia documentata di Mondo Beat", prima che questa fosse pubblicata in appendice a "I viaggi di Mel", Marco Philopat, Shake Edizioni, e corse a pubblicarla a suo nome e a nome di tale Marco Grispigni presso l'Editrice Castelvecchi, col titolo "I capelloni, Mondo Beat 1966-1967 storia, immagini, documenti". Non pago di ciò, si divertì pure a dileggiare la mia immagine, fino a pubblicare un fotomontaggio dove mi si vede bere da un pitale durante uno sciopero della fame. Che Gianni De Martino/De Pincopallino sia un impostore lo si é visto in Wikipedia stessa, dove alla voce "gianni de martino", ora bloccata e oscurata cautelativamente, si spaccia per "uno dei fondatori della rivista Mondo Beat".
Ma é tutta questa pagina "beat generation" italiana che é un falso storico, architettato da Fernanda Pivano ad usum delphini e ad esaltazione della propria immagine. È falso l'assunto della prima sentenza: "È stata Fernanda Pivano, con le sue traduzioni, a trasferire in Italia la Beat Generation", perché né in Italia né in nessun'altra parte d'Europa si manifestarono mai fenomeni di beat generation, che fu solo e tipicamente fenomeno americano. In Europa si manifestarono, e fecero storia, i Provos in Olanda e La Contestazione in Italia e in Francia.
Il Movimento Provo esplose ad Amsterdam il 10 marzo 1966, il giorno stesso del matrimonio della principessa ereditaria Beatrice col tedesco Claus von Amsberg, che aveva militato nella Gioventù hitleriana. I giovani olandesi si sentirono provocati dalla scelta matrimoniale di Beatrice, e reagirono da provocatori (provos) attaccando la carrozza nuziale durante il tragitto, tanto che gli sposi dovettero abbandonarla e a stento trovarono rifugio nella hall di un albergo, mentre le telecamere trasmettevano in diretta mondiale. Né il Movimento Provo si esaurì con quell'episodio, ma fece stagione, motivato dai temi del pacifismo e dell'ecologia. Fu un movimento di chiara matrice anarchica: nel primo numero della Rivista "Provo" in prima pagina veniva raffigurata la madre della principessa Beatrice, la regina Giuliana d'Olanda, seduta dietro una vetrina nella postura di una classica prostituta di Amsterdam!... Preso in una retata di provos ad Amsterdam e deportato in Italia sbarcò a Linate, il 12 ottobre 1966, Vittorio Di Russo. Io, che mi trovavo allora a Milano, appresi la notizia da un quotidiano e andai a cercarlo, lo trovai, e tre giorni dopo il suo arrivo, il 15 ottobre 1966, con lui e Umberto Tiboni fondai il Movimento e la Rivista "Mondo Beat". Vittorio Di Russo e io c'eravamo conosciuti e frequentati nella prima metà degli anni '60 nell'underground della Città Vecchia di Stoccolma e lì io conobbi pure la mia compagna svedese Gunilla Unger, che sarebbe stata il punto di riferimento delle prime ragazze italiane che aderirono a Mondo Beat. Al momento della fondazione, Vittorio Di Russo, Umberto Tiboni e Melchiorre Gerbino concepimmo Mondo Beat come movimento anarchico nonviolento, essendo i tre dichiaratamente anarchici: era nella mutazione della nonviolenza che ci distinguevamo dagli anarchici tradizionali, che avevano ucciso i re, ed era in questa mutazione della nonviolenza che la Contestazione, nata da Mondo Beat, avrebbe trovato denominatore comune generazionale con i Provos olandesi e con il Free Speech Movement di Mario Savio, ma ovviamente la Contestazione ebbe un suo percorso e una sua fisionomia del tutto originali, perché la Contestazione si confrontò con la realtà italiana prima, poi con la francese. Che Mondo Beat e la Contestazione siano stati di stampo anarchico é chiaro come la luce del sole: basti solo pensare che il primo colpo di manovella di ciclostile al primo numero della Rivista "Mondo Beat" lo diede Giuseppe Pinelli nella sezione anarchica Sacco e Vanzetti di Milano, dove fu pure offerta a "Mondo Beat" la carta per la stampa. Quando fu stampato il primo numero di "Mondo Beat", Giuseppe Pinelli, Vittorio Di Russo, Umberto Tiboni e Melchiorre Gerbino avevamo letto di Jack Kerouac, per citare il personaggio più carismatico della beat generation americana, quanto Jack Kerouac aveva letto di noi: niente! E tutto questo sto a dire per fare capire come in verità Fernanda Pivano niente produsse di storico in Italia. Tradusse in italiano, e mediocremente, perché non é una grande scrittrice ("La mia kasbah"!), testi americani che furono tradotti in decine di lingue e che sarebbero stati comunque tradotti in italiano: i premi letterari e la fama Fernanda Pivano li deve al potere, che la strombazza ai 4 venti, perché lei serve biecamente il potere falsificando la storia, per far credere che in Italia non sia successo nulla di memorabile, ma che tutto era moda letteraria, importata grazie a lei dall'America. Fernanda Pivano in ultima istanza serve il Vaticano, che con la prima ondata di contestazione si vide arrivare dentro San Pietro una femminista con un cartello "L'utero é mio e me lo gestisco io!" e da una seconda ondata verrebbe travolto: confondere la memoria storica e fare affluire altrove i moti spontanei di contestazione, per farli defluire nel qualunquismo, é per il Vaticano questione di sopravvivenza!
Ma che Fernanda Pivano, che chiaramente ispira in Wikipedia questa pagina "beat generation" italiana, sia una mistificatrice reazionaria lo si vede anche e chiaramente dal link di questa pagina con "Contestazione", perché dove ci si aspetterebbe di trovare Mondo Beat e gli anarchici, si trovano invece citati i comunisti e le loro organizzazioni: si trovano citati cioè quelli che tradirono la Contestazione! E difatti essi la tradirono due volte. Prima in Italia, ai tempi della distruzione della Tendopoli di Mondo Beat, Nuova Barbonia, quando fecero buon viso al Governo Moro che, agli ordini del Vaticano, la fece distruggere. Poi, un anno dopo, in Francia, quando fermarono gli anarchici che marciavano verso l'Eliseo, da dove l'inquinatore nucleare Charles De Gaulle era già fuggito. Si sa bene che De Gaulle andò a cercare protezione da Leonid Breshnev, il capo dell'Unione Sovietica, e che Breshnev gliela accordò a patto che la Francia fosse uscita dalla Nato. De Gaulle lo promise (e mantenne poi la promessa) e Leonid Breshnev ordinò a Waldeck Rochet, il segretario del Parito Comunista Francese, di fermare i contestatori, cioè gli anarchici, e questo fecero i comunisti francesi.
Ora, se una qualche comprensione si può avere per il comportamento dei comunisti, che avevano creduto nella dittatura del proletariato, nella guida dell'Unione Sovietica, nel fine che giustifica i mezzi, nessuna comprensione si può avere per Fernanda Pivano!... Nel 1966 Jack Kerouac venne in Italia per dare un'intervista televisiva alla Rai, e subito ebbe Fernanda Pivano messa alle calcagna, fin dentro la Rai stessa, dove Fernanda Pivano tagliuzzò e rabberciò l'intervista di Kerouac, prima che fosse mandata in onda. Intervistato mentre stava per partire, Jack Kerouac, alla domanda di cosa pensasse di Fernanda Pivano, rispose testualmente - "Una spia ebrea comunista". Che ciò abbia detto Kerouac é incontestabile, perché é la stessa Fernanda Pivano che lo riferisce nel suo libro "C'era una volta un beat", Arcana Editrice, 1976.
Come ho già scritto altrove, per me non fa differenza che Fernanda Pivano sia ebrea o turca, sia stata al servizio dei bolscevichi o della Cia: questa pagina sulla "beat generation" italiana, da Fernanda Pivano concepita e da Wikipedia protetta, mostra come Fernanda Pivano non sia una candida pacifista ma una servile mistificatrice e come Wikipedia non risponda ai criteri del sapere ma del profitto.

Melchiorre Gerbino,
leader della Contestazione,ghigliottina simbolicamente Jimmy Wales,boss di Wikipedia
Jimmy Wales simbolicamente ghigliottinato da Melchiorre Gerbino

Copenhagen, febbraio del 2007

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La campagna che Wikipedia Italia faceva, per promuovere a senatore a vita l'agente della CIA Fernanda Pivano, sarebbe finita miseramente. Da Melchiorre Gerbino fu a Fernanda Pivano sbarrata la strada a senatore a vita con questa Lettera aperta al Presidente della Repubblica, che fu da Melchiorre Gerbino altresì inviata a tutti i senatori della Repubblica, singolarmente.
Ma gli amministratori di Wikipedia, che promuovevano Fernanda Pivano, non se ne fecero un dramma del loro fallimento. Essi non hanno reputazione, perché sono anonimi, spesso piccoli mascalzoni. Sono solo ossessionati da Jimmy Wales, cui fare pervenire il pizzo, detto eufemisticamente donazione, da mezze calzette che vogliono apparire in Wikipedia a raccontarci balle per magnificare la loro immagine.

L'agente della CIA Fernanda Pivano
La svergognata Fernanda Pivano, agente della CIA e spia della Questura di Milano

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