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faccia di Stefano Corradino
Il portaborse dei gesuiti Stefano Corradino ammantato da tribuno della liberta di stampa


Lo sprovveduto Stefano Corradino, direttore di "Articolo 21", diffama Melchiorre Gerbino

di Melchiorre Gerbino

Nella rivista "Articolo 21 - liberi di..." appare un articolo il cui titolo suona MINACCE A CASARRUBEA: "Taci o finisci con una pietra in bocca! - Lo ha scritto Melchiorre Gerbino... "
Orbene, io non ho scritto questa frase da nessuna parte. In polemica con Giuseppe Casarrubea, Claudia Cernigoi, Giovanni De Martino, io ho scritto il testo Appunti di Melchiorre Gerbino sull'articolo 'Dai Provos a Trapani, passando per Piazza Fontana', dove, all’ultimo paragrafo, a chiare lettere si legge: "E per concludere, Melchiorre Gerbino auspica che Giovanni De Martino possa al più presto rilasciare un’intervista sulla sua vita all’Iranian Press; sollecita Claudia Cernigoi a farsi assegnare un carminativo dal farmacista; allerta Giuseppe Casarrubea da Partinico a tenere la bocca chiusa, perché non finisca con una pietra in bocca. E molla a tutti e tre uno storico calcio in culo."
Ora è evidente l’intenzione ironica di Melchiorre Gerbino nei riguardi dei tre cui si rivolgeva: desiderava che Gianni De Martino agente di collegamento tra Vaticano e Mossad, finisse sotto il torchio degli iraniani; auspicava che la spia anti-russa Claudia Cernigoi assumesse dei carminativi, che, come si sa, diminuiscono i gas dello stomaco e di conseguenza la quantità di peti che il soggetto emette; infine allertava Giuseppe Casarrubea perché se ne stesse con la bocca cucita (alludendo agli assassini commissionati dai gesuiti Bartolomeo Sorge e Ennio Pintacuda, quale l’omicidio di Mauro Rostagno). Infine Melchiorre Gerbino assestava a tutti e tre uno storico calcio in culo, ironizzando qui sul termine "storico", che è il patetico desiderio con cui questi tre ciarlatani vorrebbero essere ricordati.
Ora io capisco bene come un impostore quale Giuseppe Casarrubea abbia potuto virgolettare una frase, che io non ho mai scritto, quale "Taci o finisci con una pietra in bocca! ". Giuseppe Casarrubea ha incentrato tutta la sua "produzione storica" su imposture, a cominciare da quella su suo padre, che non fu, come lui sostiene, un martire caduto per mano dei combattenti dell’Esercito dei Volontari per l’Indipendenza della Sicilia. Gl’impostori sono dei disonorati e tale è Giuseppe Casarrubea. Non mi sorprende pertanto che egli mi abbia attribuito, virgolettandola, una frase che io non ho mai scritto.
Quello che invece mi sorprende, e molto, è come mai Stefano Corradino, direttore responsabile di "ARTICOLO 21 - liberi di... ", associazione che pretende di dare "ossigeno per l’informazione" giornalistica, si sia prestato al gioco diffamatorio di Giuseppe Casarrubea contro di me.
E ciò mi sorprende non tanto per l’onorabilità giornalistica di Stefano Corradino, che, lavorando agli ordini di gesuiti e loro allievi quali Leoluca Orlando Cascio, di onorabilità giornalistica sarebbe azzardato pretendere che ne avesse, ma mi sorprende piuttosto come costui si sia mosso a cuor leggero contro Melchiorre Gerbino. E siccome presumo che questo Stefano Corradino si creda "persona importante" e non fornirebbe una risposta a questa mia domanda, allora l’afferro moralmente per il colletto e perché costui non trovi scappatoie per sottrarsi alle spiegazioni che mi deve, dichiaro che, "giornalisticamente parlando, Stefano Corradino è una faccia di merda! ", se è vero che ha pubblicato, virgolettandoli, termini che io non ho mai scritto, col chiaro intento di diffamarmi.

Nota:
Giuseppe Casarrubea improvvisamente è morto, né si sa di che, perché non è stata fatta l'autopsia.
Alla morte siamo soggetti tutti, né la morte cambia la realtà di quello che siamo stati in vita.
In vita, Giuseppe Casarrubea é stato un impostore e un mascalzone nei confronti di Melchiorre Gerbino, e tale rimane in morte, per quanto mi riguardi.

Melchiorre Paolo Gerbino, direttore della rivista Mondo Beat


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