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- Melchiorre Paolo Gerbino
- direttore della rivista Mondo Beat


Marco Philopat Galliani, "I viaggi di Mel"

Nel 2001 Melchiorre Gerbino veniva contattato dalla Casa editrice Shake, e specificamente da Marco Philopat Galliani, che gli proponeva di pubblicare in uno stesso volume una storia di Mondo Beat, scritta da Melchiorre Gerbino e una storia della vita di lui, scritta dallo stesso Galliani. I due convenivano allora che avrebbero diviso a metà i diritti di autore e le 400 pagine di cui il libro sarebbe stato composto. La parte di Melchiorre Gerbino sarebbe stata titolata "Storia documentata di Mondo Beat" e firmata da lui, la parte di Marco Philopat Galliani, firmata da lui stesso e titolata "I viaggi di Mel".
Il Vaticano intanto premeva perché a Melchiorre Gerbino lo si avvelenasse e perciò questi veniva invitato in campagne di Calatafimi a banchettare agnelli alla brace e a bere vino. Da uno di questi banchetti, una volta avvelenato, Melchiorre Gerbino sarebbe stato trasportato in qualche ospedale del circondario dove un medico amico degli amici avrebbe stilato un certificato di morte per infarto, mentre sarebbe stato trovato un testamento dove Gerbino esprimeva la volontà di essere cremato e disperso in caso di morte. Siccome non sarebbero riusciti ad avvelenarlo, avrebbero ricorso a una caccia all'uomo di carabinieri dei servizi segreti, mafiosi che li coadiuvavano, agenti israeliani del Mossad che curavano il monitoraggio, caccia all'uomo che si sarebbe protratta per tre settimane sotto gli occhi di tutta Calatafimi. Per chi volesse saperne al dettaglio: Il nanerottolo romano che non può reggere il mondo con la spada.
Intanto i servizi segreti, per consigliare cosa scrivere di Melchiorre Gerbino, avrebbero inviato a Marco Philopat Galliani uno di loro, Gianni De Martino, agente di collegamento tra il Vaticano e il Mossad

Peraltro Gianni De Martino non fa mistero della sua attivita' di agente di collegamento tra il Vaticano e il Mossad. e ne mostra documentazione in Internet, nel suo sito ufficiale,
Nella foto a sinistra, l'agente Gianni De Martino al Santo Sepolcro.
Nelle 2 foto seguenti, Gianni De Martino incontra il generale israeliano Avigdor Kahalani sulle Alture del Golan (10 novembre 2003). Come da: Gianni De Martino Sito Ufficiale.

Marco Philopat, terrorizzato dall'agente Gianni De Martino, avrebbe stravolto la storia della vita di Melchiorre Gerbino che si accingeva a pubblicare. Avrebbe rappresentato Melchiorre Gerbino in situazioni che non sono mai occorse, gli avrebbe fatto dire cose che non ho mai detto, lo avrebbe tratteggiato fannullone, opportunista, paranoico e drogato: quanto di più il Vaticano non avrebbe potuto pretendere. Per potersi dilungare 38 pagine di più in quest’opera di demolizione dell'immagine di Melchiorre Gerbino, Marco Philopat Galliani avrebbe sottratto arbitrariamente 38 pagine dalla "Storia documentata di Mondo Beat". Essendo Galliani certo che a Gerbino a Calatafimi lo avrebbero ucciso, avrebbe pubblicato il volume intitolandolo solo "I viaggi di Mel" e firmandolo solo col suo nome e cognome, e la "Storia documentata di Mondo Beat" di Melchiorre Gerbino, amputata di 38 pagine, sarebbe diventata un "allegato". Nelle interviste Marco Philopat Galliani avrebbe dichiarato che aveva ricostruito la storia della vita di Melchiorre Gerbino avendo sbobinato centinaia di ore di registrazioni dei di lui racconti orali, quando in realtà non lo aveva registrato nemmeno due ore (Che ce le faccia sentire queste centinaia di ore di interviste registrate!). E finalmente, essendo Melchiorre Gerbino riuscito a non farsi ammazzare a Calatafimi e avendo raggiunto Parigi, dove avrebbe conosciuto l’editore Jean-François Knidler, cui avrebbe parlato della sua situazione, e avendo l’editore Knidler telefonato alla Casa editrice Shake, Marco Philopat Galliani avrebbe detto all'editore Knidler che Melchiorre Gerbino era pazzo, perché a Calatafimi non avevo corso nessun rischio.

il sorcio Marco Philopat Galliani, che denigra, deruba e si auto definsce agitatore culrurale
Marco Philopat, "I viaggi di Mel", Shake Edizioni.
E questo sorcio Marco Philopat Galliani si auto definisce "agitatore culturale".


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