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Melchiorre Paolo Gerbino, direttore della rivista Mondo Beat, leader storico della Contestazione
- Melchiorre Gerbino
- direttore della rivista Mondo Beat


Nicola Del Corno, un impostore in cattedra all'Università degli Studi di Milano.

Nicola Del Corno: balle fumose sulla controcultura in Italia
Nicola Del Corno, l’impostura di regime in cattedra.

Andrea Valcarenghi adorando il guru Rajneesh alias Osho
Andrea Valcarenghi, un cretino irrecuperabile.

Nicola del Corno si profonde in cento modi a tratteggiare Andrea Valcarenghi quale personaggio centrale della controcultura italiana. Ma basta la foto di Andrea Valcarenghi che adora il guru Rajneesh Osho, mentre quello lo ipnotizza, a mostrare come Andrea Valcarenghi sia stato un povero cretino e Nicola Del Corno sia un impostore.
Ma procediamo a dimostrare ciò che asseriamo.
Andrea Valcarenghi, un figlio di papà di scarsa intelligenza e di carattere malfermo (un cretino, come si suol dire di questo genere di figli di papà) si era prefisso di fare l'obiezione di coscienza al servizio militare, che negli anni 60 era obbligatorio, e aveva sollevato il più grande clamore possibile prima d'intraprendere questa azione, ma dopo due settimane ch'era stato arrestato e messo sotto torchio in un carcere militare, si sarebbe arreso ai servizi segreti e avrebbe indossato la divisa.
Andrea Valcarenghi si sarebbe poi vantato di essere stato il primo in Italia ad avere fatto, per motivi politico-ideologici, l'obiezione di coscienza (che in realtà non ha fatto) ma il primo fu Ivo della Savia, e la fece per davvero, vivendo in clandestinità: vedi l'articolo "Perché mi rifiuto di diventare soldato", in Mondo Beat Numero Unico, alle pagine 5 - 6 - 7).

Dai servizi segreti messo in ginocchio e sotto dettatura, Andrea Valcarenghi avrebbe pubblicato "Underground: a pugno chiuso!" (Arcana Editrice, 1973) libro con cui avrebbe stravolto e banalizzato la storia del Movimento Mondo Beat, di cui egli era stato un personaggio minore. In "Underground: a pugno chiuso!" Valcarenghi avrebbe asserito che il Movimento Mondo Beat aveva conosciuto spaccature e declino a causa del suo leader, Melchiorre Gerbino, che aveva ceduto la testata della rivista "Mondo Beat" all'editore Giangiacomo Feltrinelli ed era scappato coi soldi.
"Underground: a pugno chiuso!" sarebbe stato pubblicizzato fino al parossismo, poco mancò che non fosse inserito tra i testi della scuola d'obbligo. Basti pensare che per fare l'introduzione a questo libro fu chiamato Marco Pannella.

Ma il Movimento Mondo Beat non aveva conosciuto spaccature e declino provocati da Melchiorre Gerbino, che Mondo Beat non ne conobbe mai, perché la sua storia fu sempre di sinergie e crescita, ma era stato disciolto perché il Vaticano, tramite il Governo Moro, aveva fatto distruggere dai militari la Tendopoli di Mondo Beat, Barbonia City, e aveva fatto requisire dai servizi segreti la sede di Mondo Beat, la Cava. Peraltro ciò sarebbe avvenuto mentre infuriava la Guerra dei 6 Giorni tra israeliani e arabi, e non a caso in concomitanza con quella guerra, ma di modo che il clamore mediatico che quella guerra sollevava avesse a smorzare quello che avrebbe sollevato la distruzione militare delle strutture di Mondo Beat. Considerando tutto ciò, si può ben capire come a Mondo Beat non furono lasciate altre opzioni se non la lotta armata o lo scioglimento e il Movimento Mondo Beat sarebbe stato disciolto da Melchiorre Gerbino, ufficialmente, il 15 giugno 1967

Il 10 giugno le tende avrebbero dovuto essere bruciate da agenti dei servizi segreti, ma il loro piano fallì
Milano, 10 giugno 1967. Attacco militare contro la Tendopoli di Mondo Beat.

Il 12 giugno le tende furono bruciate per ordine della magistratura
Milano, 12 giugno 1967. Distruzione militare della Tendopoli di Mondo Beat.
Per chi volesse conoscere compiutamente le vicende della distruzione delle strutture del Movimento Mondo Beat: Capitolo 14 della Storia di Mondo Beat.

Parecchi anni dopo i tempi di Mondo Beat, dopo che ebbe fatti 2 giri del mondo seguendo 2 diverse traiettorie, Melchiorre Gerbino, essendosi ricordato che aveva fatto pure 2 passi nella Storia quale leader della Contestazione (che intanto aveva fatto più giri del mondo di quanti non ne avesse fatti lui) si decise di stare un po' di più seduto a tavolino, per pubblicare una prima stesura della storia del Movimento Mondo Beat, cosa che fece in Internet (2006/7) e ciò facendo avrebbe pubblicato copia dell'atto di vendita della testata "Mondo Beat", per smentire il cretino maligno Andrea Valcarenghi ("Underground: a pugno chiuso!"), il fascista rognoso Tito Livio Ricci ("Urlo Beat", "Grido Beat", "Urlo e Grido Beat") e quant'altri avevano asserito che la testata "Mondo Beat" era stata venduta, o in qualche modo ceduta, all'editore Giangiacomo Feltrinelli. Del rapporto di Melchiorre Gerbino con Giangiacomo Feltrinelli e copia dell'atto notarile di vendita della testata "Mondo Beat".

E tornando a Nicola Del Corno, costui contro tutte le evidenze e la logica insiste nell'alludere come Melchiorre Gerbino con la rivista Mondo Beat si sia compromesso con l'editore Giangiacomo Feltrinelli e come ciò abbia causato lo sfaldamento del Movimento Mondo Beat. E siccome ciò fa con nonchalance, con l'attitudine di uno le cui asserzioni sono indiscutibili, perché è in cattedra, da tanto possono ben nascere sospetti di come costui sia in mala fede. Peraltro, Nicola Del Corno a Melchiorre Gerbino non lo cita mai con nome e cognome, ma evidentemente è a lui che allude, per cui, oltre a diffamarlo, pure lo sminuisce.

Ma che Nicola del Corno sia un impostore diventa evidente quando costui, nel trattare la storia degli Anni 60, non segue il filo cronologico degli eventi, ma ne imbroglia la matassa e fa narrativa della rivolta giovanile e della controcultura a partire dal 1967, quando invece rivolta e controcultura erano cominciate a Milano nel 1966, con l'asse creatosi tra i giovani di Mondo Beat e i giovani provos della sezione anarchica Sacco e Vanzetti. E questo si può riscontrare in centinaia di articoli di quotidiani e rotocalchi.
(Chi non abbia letto compiutamente l'articolo di Giorgio Bocca "La provocazione dei provos - Le rivoluzioni del 66" lo faccia, perché Giorgio Bocca spiega quali cambiamenti epocali abbia creato la controcultura in Italia già nel 1966).
E che Nicola Del Corno sia un impostore diventa ancor più evidente quando si consideri che, avendo imbrogliato la matassa degli eventi e avendone cominciato la narrativa a partire dal 1967, pur tuttavia egli tace sugli eventi più importanti del 1967, eventi che hanno innescato la Contestazione e tace pure sugli eventi che hanno svegliato la coscienza di massa alla necessità di affermare i diritti civili in Italia.
Infine, Nicola De Corno non dice nulla dell'articolo di fondo del quinto numero della rivista Mondo Beat, qui sotto riprodotto, che avrebbe scatenato una reazione furiosa della stampa di regime e un terremoto da cui la stessa stampa di regime sarebbe stata devastata

Il Corriere della Sera aveva da sempre condotto una pesante campagna denigratoria contro il Movimento Mondo Beat
Copertina di Mondo Beat N. 3, con cui Melchiorre Gerbino attaccava il Corriere della Sera ai ferri corti.

La stampa di regime avrebbe reagito così:

La furiosa reazione della stampa di regime avrebbe causto un terremoto da cui la stessa stampa di regime sarebbe stata devastata
I giorni storici in cui la stampa di regime perdette controllo e credibilità
Per sapere dettagliatamente dello storico scontro tra la stampa di regime e il Movimento Mondo Beat e per leggere gli articoli di cui sopra sono stati riprodotti solo i titoli: La stampa di regime e Mondo Beat si affrontano senza esclusione di colpi

E tornando a Nicola del Corno costui non rimanda chi volesse leggere le pagine della rivista Mondo Beat verso il sito internet di Melchiorre Gerbino, che di quella rivista è stato ideatore, direttore, curatore, proprietario. E sul fatto che Melchiorre Gerbino sia stato l'esclusivio proprietario della rivista "Mondo Beat" e pertanto, a tutt'oggi, detenga l'esclusivo copyright delle sue pagine, non ci sono né ombre né dubbi, perché chi veniva accolto nell'Elenco Speciale dell'Albo dei Giornalisti quale direttore responsabile di un quindicinale (come Melchiorre Gerbino lo fu nell'Albo della Lombardia, quale direttore responsabile del quindicinale "Mondo Beat") doveva assumersi pure la carica di proprietario, e le due cariche, direttore e proprietario, per legge non potevano essere separate.

Per legge, le cariche di direttore responsabile e proprietario di un quindicinale registrato nell'Elenco Speciale, non potevano essere separate
Estremi del quindicinale Mondo Beat.

Nicola Del Corno queste cose le sa bene, tuttavia non rimanda chi volesse leggere le pagine della rivista Mondo Beat verso il sito internet di Melchiorre Gerbino, dove sono liberamente fruibili. Nicola Del Corno rimanda verso il sito di Gianni de Martino, uno squallido delinquente che ha piratato quelle pagine, approfittando dei tempi difficili che Melchiorre Gerbino ha vissuto dopo i tempi di Mondo Beat. E pertanto Nicola Del Corno si fa complice di costui e delinque perciò egli stesso.
Gianni De Martino è delinquente perché si è iscritto all'Albo dei Pubblicisti grazie a carte false di due collaboratori dei servizi segreti italiani e della CIA, Fernanda Pivano e Andrea Valcarenghi. Costoro avrebbero attestato che Gianni De Martino aveva pubblicato complessivi dieci articoli nelle loro rispettive riviste "Pianeta Fresco" e "Re Nudo", articoli per i quali era stato remunerato. Queste attestazioni false, perché Gianni De Martino non ha pubblicato dieci articoli in quelle riviste, hanno consentito allora a Gianni De Martino di potersi registrare nell'Albo dei Pubblicisti e gli consentono ora di rubare la pensione che a un pubblicista compete.
Squallido personaggio camuffato da libertario, che durante cinquant'anni si è infiltrato nelle correnti della controcultura italiana, Gianni De Martino è in realtà agente dei servizi segreti che fa da collegamento tra Vaticano e Mossad

L'agente dei servizi segreti italiani in Israele e Territori Occupati nell'anno 2003
dal sito ufficiale di Gianni De Martino.

Nicola Del Corno collabora con Gianni De Martino, tanto che i due si sono presentati persino nel Centro Studi Libertari G. Pinelli.

Nicola Del Corno e Gianni De Martino, due impostori in tresca tra di loro
Nicola Del Corno e Gianni De Martino al "Centro Studi Libertari G. Pinelli" di Milano, il 14 giugno 1919.
Gianni De Martino, che seppe dell'esistenza di Giuseppe Pinelli dopo che quegli era morto, quante cose narra di quello che egli pensò e fece assieme a Giuseppe Pinelli!

Né l'azione di Nicola Del Corno a stravolgere e trivializzare la storia degli Anni 60 in Italia si esaurisce con l'appoggio che egli da a Gianni De Martino, perché egli supporta pure altri impostori

Nicola Del Corno e Marco Philopat Galliani
Nicola Del Corno e Marco Philopat propagando disinformazione sugli anni della Contestazione in Italia.

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Presta bene attenzione, Del Corno, a questa prima lezione che Melchiorre Gerbino ora t'impartisce (poi te ne impartirà una seconda, su Giuseppe Pinelli) dimodocché tu non abbia più a tessere le tue trame d'impostore con la nonchalance di uno che si era illuso di essere intoccabile perché posa il culo in una cattedra dove non dovrebbe:

La cultura della Contestazione rappresenta e trasmette nel mondo la vera cultura italiana del nostro tempo
Lezione impartita da Melchiorre Gerbino a Nicola Del Corno

Grand Hotel del 6 maggio 1967 pagine 16 e 17 - "Mondo Beat N.4" del 31 maggio 1967 paginone di prima e ultima di copertina - "Mondo Beat Numero Unico" del 15 novembre 1966 pagina 1 e pagina 2


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